Un piccolo resoconto dopo una settimana a città del Guatemala…. un piccolo riassunto delle puntate precedenti

10341611_792084647483534_8908757930874649841_nIn questi giorni stiamo parlando molto della futura missione. Il progetto prende sempre più corpo ed appare molto interessante, non andremo allo sbaraglio, anzi mi sembra ci sia un bel progetto dietro. Addirittura saremo in quattro, perché l’ispettore del Guatemala manderà un confratello dell’Ispettoria come Direttore della casa. L’ispettore sta investendo sia dal puto di vista economico che di personale perché possiamo partire nel miglior modo possibile. Inizieremo occupandoci di una parrocchia della città di San Benito, che ci garantirà un posto fisso per l’inizio, la possibilità di conoscere e di farci conoscere dalla gente e qualche entrata per poter iniziare la costruzione della missione che si costruirà su dei terreni che Mons. Fiandri, il vescovo, ha comprato fuori città.

San Benito è una zona molto povera anche se è vicino al capoluogo della regione che è Flores che è una città tutto sommato ricca. C’è perfino un aeroporto lì vicino. San Benito è una città con alto rischio di degrado, forte è la prostituzione anche minorile ed il consumo di droga. Il Vescovo vuole che ci occupiamo dei giovani e che li educhiamo per farli uscire da certi circuiti. È convinto, e del resto è il segreto di don Bosco, che con una corretta educazione si possa costituire e costituire una società diversa e migliore. Pian piano ci espanderemo per rispondere ai vari bisogni del territorio del resto don Bosco faceva proprio questo guardava quelli che erano i bisogni del luogo e con il discernimento e l’aiuto dello Spirito Santo vi rispondeva. Ci sono qualche villaggio ketchi nelle vicinanze ma non sono molti. Del resto anche il giovane Cagliero, il primo salesiano missionario, ha iniziato a Buenos Aires per poi andare nella Patagonia.

Per ora sto cercando di capire e guardare il più possibile. Lunedì prossimo, dovrei andare con Vittorio e Shiju ad Alta Vera Paz, una regione in cui l’ispettoria ha una missione tra i Kekchi. Venerdì ritorno nella capitale e mi trasferisco nello studentato filosofico per studiare spagnolo. Per i primi di Novembre dovremmo già stare ad “El Peten”. Mi trovo molto bene, qui ci hanno accolto in maniera splendida, ci hanno riempito di attenzioni.

Per quanto riguarda la situazione globale del Guatemala ammetto che non è semplice. Per fattori come la violenza e l’insicurezza, la corruzione, la povertà, bassi livelli di tassazione e la bassa inclusione politica (soprattutto sesso ed etnia), il Guatemala è attualmente all’ultimo posto nell’Indice di Sviluppo Democratico in America Latina nel 2011 (secondo uno studio condotto dalla Fondazione Konrad Adenauer). Notizia pubblicata sul quotidiano nazionale. Il paese è sceso, secondo la ricerca, in tutte le dimensioni di sviluppo, quali i diritti politici, le libertà civili, la qualità istituzionali, lo sviluppo sociale, umano ed economico, Questi fattori sono stati la spinta principale a finire nell’ultima posizione della lista.

Sicuramente, anche il debito pubblico in continuo aumento, ha inciso enormemente su questa situazione. La violenza , soprattutto, da quanto ho capito, nella capitale ha raggiunto livelli abbastanza elevati. A partire da quella domestica ben 25.000 denunce di cui 13.000 contro i bambini. Violenza contro le donne ben 579 omicidio solo nel 2011. Si percepisce anche dal fatto che nella città sono istallate telecamere praticamente ovunque, le case sono barricate con il fil di ferro e vigilanti sono in ogni dove ed armati di tutto punto. Il narcotraffico risulta un vero e proprio problema ed è quello che genera maggiore violenza.

Grande è il consumo di droga, soprattutto di Cocaina. Piccola parentesi ieri nel giornale ho letto che per il Guatemala transitano circa 400 tonnellate di cocaina ogni anno dirette verso gli stati uniti, di queste il 10% ossia 40 tonnellata si fermano in Guatemala e vengono usate dalla gente. Considerando che la popolazione del Guatemala è di circa 12 milioni di abitanti fatevi velocemente il calcolo del consumo… Fa parte dei grandi controsensi di questa nazione che considera fumo ed alcol un grande vizio tanto che non vedi gente fumare per la strada o per la città. Pensate che il giornale nazionale considera il fumo alla stregua di una vera e propria droga.

Altro problema è l’occupazione. Qui la gente lavora tutto, ma praticamente e principalmente in bancarelle stile “porta portese” a Roma. Ci sono dei grandi mercati dove puoi comprare di tutto dall’artigianato locale, alla frutta, ai vestiti. Il commercio risulta quindi l’attività di maggiore introito, ma chiaramente non produce ricchezza sicura e stabile. Le risorse nel territorio ci sono. Il Guatemala ha riserve aurifere e di petrolio anche se non è tra i migliori, ma come spesso accade sono in mano di pochi che non le fanno fruttare al meglio e che non creano ricchezza per il paese.

I Guatemaltechi sono un popolo fiero ed orgoglioso discendente dei maya. La gente è sempre sorridente e sempre accogliente e la vedo sempre pronta a fare e a non arrendersi. Non si percepisce lo scoraggiamento che potrebbe essere logico leggendo certe notizie.

Dal punto di vista religioso è un popolo molto religioso. La percentuale dei cristiani dovrebbe essere attorno al 60% il restante e quindi ben il 40% sono di fedeli appartenenti a sette evangeliche (si perché più che luterani od evangelici sono presenti nel territorio sette protestanti locali).

Quello che sto provando in questi giorni, è un ‘esperienza molto profonda di affidamento a Dio. Mi sento come gli israeliti che quando entrarono nella terra promessa, la descrissero come una terra dove scorre latte miele ma nella realtà era una terra desertica. Credo che fosse differente il modo in cui loro la vedevano e la percepivano la realtà perché avevano trovato il posto che aveva dato loro il Signore. Era uno sguardo di fede su quella realtà. Uno sguardo che se guardare oltre il dato meramente empirico ma che si apre alle potenzialità immense inscritte in quella realtà. In questi giorni mi sento un po’ come gli israeliti che hanno trovato la loro terra promessa. Anche qui ci sono problemi ed anche tanti forse molti di più della mia precedente ispettoria, ma vedo tutti affrontarli con il sorriso certi di lavorare nella vigna del Signore e con quell’ottimismo che distingue coloro che sanno che non dipende tutto da loro. Mi stanno aiutando i confratelli del posto che hanno uno sguardo di fede impressionante. L’economo ispettoriale parlando di come si gestiscono le case ad un certo punto ha detto. C’è una cosa che noto le case ce lavorano con i poveri si sostengono da sole arrivano continuamente offerte, mentre le case che al contrario non lavorano con i poveri hanno sempre problemi economici e aggiungeva io da economo questo lo noto molto bene. Del resto è vero che se lavoriamo con il Signore e per Lui non ci farà mancare nulla. Il segretario ispettoriale, alla mia domanda di quanti confratelli fossero nell’infermeria ispettoriale, mi ha risposto che qui non hanno una infermeria ispettoriale, che se serve mettono accanto al confratello un medico che lo segua. Questa risposta mi è veramente piaciuta tanto, anche perché è una bella lezione di vita. Questo è il modo in cui si accudiscono i fratelli. Questo è il modo di essere famiglia. Devo ammettere che è stata una bella sberla. A volte se uno non è più produttivo lo si relega in un angolo, questa è la mentalità capitalista e la sua conseguenza. Qui tutti i confratelli lavorano sodo e lavorano tutti.

Mi sto abituando al fuso orario ed il mio spagnolo sta piano piano migliorando…

Il cibo è buonissimo soprattutto i fagioli neri che qui cucinano in tutti i modi!!! Riso e fagioli sono la base di ogni pasto, al quale si aggiunge la frutta. La frutta è buonissima ed hanno della qualità e dei tipi di frutta che dai noi non esistono e non vengono nemmeno importate. La colazione è abbondantissima molto simile a quella tedesca, trovi sempre i fagioli…

Il clima nella capitale è bellissimo. La temperatura è costante tutto l’anno tra i 14 ed i 25 gradi. Considerando che stiamo ad Ottobre e che siamo a più di 1500 metri s.l.m. e che io sto quasi sempre in maglietta, massimo la felpa. Piove spesso però, ma questa è la stagione…

Un abbraccio a tutti