segni di speranza di Don Bosco

Finalmente ho un attimo libero e mi posso dedicare a scrivere due righe… ma tra le tante attività c’è qualcosa che mi da la forza per andare avanti e non fermarmi un secondo e sono dei piccoli segni di speranza che in questi giorni di festa di don Bosco, il nostro santo mi ha regalato… dei veri e propri miracoli in alcuni casi…

il primo è quello di una ragazza di 17 anni. Mi hanno chiamato perché la ragazza dal giorno alla notte aveva incominciato a dare segni di isterismo inspiegabili, era come impazzita, tanto che l’avevano legata mani e piedi per non farla scappare di casa. Non riconosceva nessuno, gridava agli ospiti. La famiglia si era spaventata. Da quello che mi hanno raccontato andava a lavoro come tutti i giorni e quando era tornata aveva incominciato le sue stranezze, tanto che pensavano in una possessione demoniaca (qui è molto frequente che la causa di tutto sia il demonio… però non si controlla se la cosa sia vera o meno). Armato di santa pazienza dopo la messa vado a visitare la famiglia e mi metto a parlare con la ragazza… a vederla fa tenerezza. legata mani e piedi, sputando dappertutto… Dicendo frasi senza senso… all’inizio non capivo nulla. La famiglia mi chiede di fare una preghiera su di lei… per scacciare lo spirito immondo. Io non ho fatto nessun corso di esorcista… però mi sono messo a parlare con la ragazza e a fargli domande e la ragazza mi rispondeva… a volte in maniera sconclusionata ma a volte bene… Gli chiedo se crede nel Signore e se sa che lui la può salvare e lei risponde di si… bene dico dentro di me… non è posseduta… Mi chiede di liberarle le mani e i piedi acconsento e con la mamma la liberiamo. Ci sediamo sul divano e la invito a pregare un ave maria… Lei risponde e inizia a pregare con me.

Mi interesso del caso. L’abbiamo accompagnata dallo psicologo e dal neuropsicologo e la stiamo accompagnando sotto tutti i punti di vista sia economico che spirituale (le medicine e le analisi costano parecchio). La ragazza è migliorata a vista d’occhio.

La spiegazione che mi sono dato è quello che il suo atteggiamento sia il frutto di una violenza, molto probabilmente un abuso sessuale. Il giorno di Don Bosco, Il 31 gennaio scorso però don Bosco mi ha fatto il primo regalo… la ragazza è venuta alla messa. Era la prima volta che usciva di casa e si sentiva bene… Non potete avere idea degli occhi della madre mentre la figlia mi abbracciava…

Sono passate due settimane ed ora sta decisamente meglio… nonostante i danni siano profondi e richiederanno anni per sanarsi, ma gli stiamo accanto e faremo di tutto per aiutarla… Ieri l’ho riaccompagnata a casa dopo la messa nella cappellina del suo quartiere con la macchina… glielo avevo promesso il primo giorno che ero stato a casa sua, che il giorno che fosse venuta a messa l’avrei riaccompagnata a casa… Bisogna mantenere le promesse fatte, come Dio le sta mantenendo con me, donandomi ogni giorno quello ci cui io ho più bisogno… Il cuore si riempe quando vedi che il poco che fai è sufficiente a salvare una vita.

il secondo è l’inaugurazione del nostro centro giovanile. Non avevamo una lira, non avevamo un terreno dove edificarlo, avevamo tutti che ci sconsigliavano di imbarcarci in un progetto tanto assurdo… e il centro è lì… edificati i campetti… recintato e con tanti ragazzi che ci vanno a giocare

il terzo è che la festa di don Bosco quest’anno l’hanno preparata completamente i giovani ed abbiamo fatto tantissime attività, mai come quest’anno e i giovani sono stati i primi responsabili in tutto e per tutto. Quando siamo arrivati i giovani non partecipavano alle attività parrocchiali ora sono protagonisti, come don Bosco vorrebbe. Il campionato la mattina del sabato con dodici squadre, la maratona nella sera con più di quattrocento partecipanti. I canti a don Bosco alle 4,30 della mattina. I giochi per i bambini la domenica mattina e la processione con la messa presieduta dal vescoco la notte

Il quarto segno di speranza è di una bambina di nome Kimberly Elizabeth di nove anni, la mamma è stata abbandonata dal marito quando ha avuto il quarto figlio che ora ha un anno, ha tre fratelli età di 15, 5 e 1 anno. Il fratello più grande già non vive con la famiglia. Vivono in una baracca di lamina in affitto. L’unica entrata della madre è facendo lavori di sartoria che ha imparato nel nostro corso di promozione per la donna (le entrate molto rare non sono sufficienti a volte neanche per la sopravvivenza). Le circostanze di estrema povertà ed emarginazione che vive questa famiglia non gli permette di soddisfare le esigenze di salute al cento per cento, il cibo e l’istruzione.

A Kimberly è stato diagnosticato un cancro alle ossa ed è anche sotto peso (quando si dice piove sul bagnato). Volevano togliere la custodia alla madre perché non in grado di sostenerla… Questo significa chiuderla in un orfanatrofio (e qui in Guatemala non sono posti raccomandabili)… La madre è venuta alla parrocchia scoppiando in lacrime, anche perché anche il figlio piccolo aveva bisogno di cure mediche e non sapeva come fare. L’anno scorso la parrocchia ha dato una borsa di studio a Kimberly e ha preso anche buoni voti… La stiamo aiutando ora anche con cibo, con la nostra clinica che sta facendo un accompagnamento per il controllo del peso e stiamo pagando le sue spese mediche per i trattamenti di cui ha bisogno che ahimè sono care. Vederla nonostante la diagnosi tremenda, che non le dà certo una grande speranza di vita, ma a lei questo non importa e per questo neanche a noi. In fondo a noi importa che sia felice e che possa realizzare quello che sogna, andare a scuola come qualsiasi coetanea. Vederla è uno spettacolo… è una bambina vivace e sempre solare, con un sorriso che fa davvero innamorare. Sapere quello che soffre e quello che passa e vederla sorridere ti fa ridimensionare tutti i miei problemi… Vederla venire di corsa ad abbracciarmi e a mettersi il suo vestitino da chierichetta che ha stirato prima di venire con tanta cura, vedere la sua voglia di vivere e di godere della vita che ha, di quel poco che ha… ti fa dare un valore totalmente differente al tanto che ho…

Un abbraccio di cuore

Don Giampiero


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Causale per Giampiero Peten