I nostri amici spagnoli – ultima parte

Ho voluto iniziare con questa strofa della canzone “Sal y Luz”

Che risplenda la vostra vita davanti agli uomini di tutto il mondo che passino le buone opere del esteriore al profondo. CHE LA MIA VITA SIA .. SALE CHE DA SAPORE E LUCE CHE BRILLA. Sale e fuoco è Gesù …

Il 23 luglio ha iniziato il mio lavoro di volontariato, arrivai a San Benito, Peten: Una FAVOLA, e dopo un mese condividendo la mie giornate con persone meravigliose si può dire che sono diventato più felice, ho vissuto un’esperienza unica che sempre porterò nel mio cuore.

Dal momento che sono arrivata a Guatemala ero molto tranquilla, nessun timore, nessuna preoccupazione, solo in attesa di vedere tutto quello che succedeva intorno a me. La prima volta che arrivai al collegio Don Bosco, dove lavoro Aranjuez, mi sentii come a casa, sembrava la mia scuola c’era Maria Ausiliatrice, Don Bosco, e si respira il carisma salesiano in ogni angolo.

Anche in San Benito mi sono sentita a mio agio e tranquilla, i primi contatti con le persone sono stati bellissimi e vissuti molto intensamente, due volontari che erano con me era la terza volta che venivano e gli incontri mi hanno aperto gli occhi e mi hanno fatto rendere conto che la felicità era sui loro volti, nei loro abbracci, baci, sguardi, risate ecc … sarebbero stati l’inizio di una grande storia. E così, da quel momento mi sono sentito più integrata nelle loro vite, nelle loro famiglie, come parte di un grande progetto senza rendersi conto dove mi stavano dando una grande lezione di vita.

Ho fatto molte attività in questa esperienza, comincio dal corso di parrucchiera. Un gruppo di donne hanno imparato con molta destrezza e abilità differenti tipi di taglio di capello. Il clima nelle lezioni era molto felice e ci si divertiva, dimostrando la voglia e l’interesse di lavorare di queste ragazze.

Ho visitato vari villaggi e quartieri della parrocchia come La Paz, Cobanerita, Panorama, Vista Hermosa, Candelaria mi è capitato di vedere un bambino accoglierci con la faccia seria e vedere come poco a poco i suoi occhi cambiavano, si aprivano, e alzare lo sguardo e vedere comparire un sorriso sulla faccetta e con una voca bassa dirmi: Ciao e quando te ne vai? E vedere la stessa faccetta non smettere di sorridere e alla fine darti un abbraccio forte e un bacio enorme e dirti “Grazie Signora” quando verrà un’altra volta? È stato un momento intenso, le emozioni esplodevano e il silenzio veniva rotto solo dal battito del cuore, e in quel momento pensi a quello che ti sta succedendo e ti rendi conto che stai ricevendo amore a gratitudine. E tutto questo in un paese pieno di corruzione, dove la povertà è presente in molte famiglie, la mancanza di risorse fa in modo che la vita sia difficile, abusi sessuali, violenza, e molte altre difficoltà che la gente affronta quotidianamente dando grazie a Dio per un giorno in più.

Condividere, poi, il tempo con i ragazzi è stato stupendo, il gruppo don Bosco pieno di vita, gioventù, voglia di vivere, l’energia dell’oratorio, e della squadra di calcio. Ragazzi e ragazze responsabili e sopratutto con un grande spirito salesiano. Mi hanno impressionata per il loro grande impegno, i vari gruppi (ADMA, Cooperatori, chierichetti e accoliti, catechisti, il gruppo di famiglie), la preghiera con i giovani, e alla fine tutte le persone che formano la grande famiglia salesiana, e che sono state un grande esempio per me.

Un’altra attività che si realizza è la mensa per bambini, nel quale si dà cibo. Una via di mezzo tra una colazione e un pranzo, a volte nelle cappelline dei villaggi o nelle case di alcune volontarie che preparano tortillas, riso, fagioli e limonata. Molti mangiavano una parte e la restante se la portavano a casa per condividerla.

L’esperienza più dura è stata il primo giorno la visita nell’ospedale, che si realizza di notte per portare il cibo ai malati e ai familiari che li accompagnano, una situazione molto complicata a causa della mancanza di mezzi. La unica cosa che ti dava forza era dare grazie a Dio e pregare per tutte queste persone. Il momento di preghiera alla porta dell’ospedale (prima di distribuire il cibo, ndr) era per me davvero importante.

La cosa più difficile è stata vedere la discarica, sogno di ritornare un’altra volta e vedere che non esiste quel posto, e che i bambini e le famiglie che vivevano lì, già stanno in un altro luogo.

No mi potrò scordare il compleanno di don Bosco (16 di agosto, ndr), emozionante, con i canti all’alba, la messa, la musica, la torta, i balli di notte e tanta allegria.

Quando mi chiedono che penso dopo tutto questo, che cosa cambia nella mia vita dopo questa esperienza, non so spiegarlo, sento, pace, felicità, tranquillità, dentro di me ci sono tanti sentimenti che affiorano continuamente, voglio condividere quello che sento dentro e impregnare di questo odore tutte le persone che mi circondano, voglio condividere la mia fede.

E dopo aver scritto questo, sento di dover ringraziare di quello che ho vissuto e penso già alla prossima volta.

Ringrazio alle persone che mi sono state accanto, i miei compagni: Alberto e Maria, Marina e Belen e anche all’affetto e accompagnamento ricevuto dai sacerdoti: Giampiero, Cesar e Luis Angel, di loro, porto con me preziosi consigli. Avranno tutto il mio affetto e la mia ammirazione. Ho ricevuto una inestimabile lezioni da tutti loro. Grazie

He querido comenzar con esta estrofa de la canción “SAL y LUZ”

Que brille así vuestra vida ante los hombres del mundo que pasen las buenas obras de lo externo a lo profundo QUE SEA MI VIDA… SAL QUE SALA, LUZ QUE BRILLA SAL Y FUEGO ES JESUS…

El 23 de Julio comenzó mi voluntariado, y una cosa lleve a San Benito, Peten : ILUSIÓN, y después de un mes compartiendo mi día a día con personas maravillosas puedo decir que he vuelto más ilusionada, he disfrutado y vivido una experiencia única que siempre estará en mi corazón.

Desde que llegue a Guatemala estuve muy tranquila, sin miedos, ni preocupaciones, solo esperando ver y ver todo lo que pasaba  a mi alrededor, lo primero al llegar colegio Don Bosco me sentí como en casa, parecía mi cole, en el que trabajo en Aranjuez (Salesianos Loyola), allí estaba María Auxiliadora, Don Bosco, y respiraba el carisma salesiano por cualquier rincón.

Después en San Benito también me sentía cómoda y muy tranquila, los primeros contactos con la gente de allí fueron preciosos y vividos muy intensamente, dos de los voluntarios que estaban conmigo era la tercera vez que viajaban y el encuentro me abrió los ojos y enseguida me di cuenta de que la felicidad en sus caras, los abrazos, besos, miradas, risas ect… serian el comienzo de una gran historia. Y así fue, desde ese momento me sentí una más, integrada en sus vidas, en sus familias, formando parte de un gran proyecto donde sin darme cuenta me estaban dando una gran lección de vida.

Muchas actividades son las que he realizado, empezaré por el taller de peluquería. Un grupo de mujeres aprendieron con mucha destreza y habilidad diferentes cortes de pelo a capas, recto, en pico  y de caballero con máquina y tijera, también realizaron manicura. Las clases eran muy entretenidas y divertidas, destacar las ganas el interés con el que trabajaban.

Visitar las aldeas, La Paz, Cobanerita, Panorama, Vistahermosa, Candelaria y mirar a un niño con la carita sería y ver como poco a poco sus  ojos cambian, se abren, levanta su mirada y aparece una sonrisa y en voz bajita dice: hola,,,,, y cuando te despides esa misma carita no para de reir y te da un abrazo muy fuerte con un beso enorme, y dice “Gracias seño” cuando vienes otra vez? . Momento difícil para mi, las emociones explotan y el silencio se rompe con un latido fuerte del corazón, piensas que es lo que pasa y te das cuenta de todo lo que estas recibiendo, amor y gratitud. Y todo esto en un país lleno de corrupción, donde la pobreza esta presente en muchas familias, la falta de recursos hace que la vida sea muy complicada, abusos sexuales, violencia de género, y muchas dificultades que  afrontan agradeciendo a Dios  la llegada de un nuevo día.

Compartir con los más jóvenes, fue estupendo, grupo Don Bosco , vitalidad, juventud, ganas de vivir , energía para el Oratorio, el equipo de futbol, chicos y chicas inquietos, responsables y sobre todo con un gran espíritu salesiano, me dejaron impresionada por su gran implicación y compromiso. Los diferentes grupos, ADMAS, Cooperadores, Monaguillos, Acolitos , catequistas, grupo de parejas, oración con los jóvenes, en fin todas las personas que forman la gran familia salesiana, son un gran ejemplo para mi.

Otro proyecto que se realiza es un comedor para los niños, donde se ofrece una comida intermedia entre el desayuno y el almuerzo, unas veces en las capillas de las aldeas o en la casa de alguna de las voluntarias que preparaban, tortillas, arroz, frijoles y limonada. Muchos se comían parte de la comida y el resto lo llevan a su casa para compartirlo.

Y lo quemas duro, sobre todo el primer día fue el hospital, en este caso se realiza una visita por la noche para llevar comida a los enfermos y acompañantes, situación muy complicada por la falta de medios. Lo único que me daba fuerzas era dar gracias, y pedir por todos ellos, el momento de oración en la puerta de entrada del hospital era importante muy  para mi.

Y lo más difícil, el vertedero, sueño con volver otra vez y escuchar que ya no existe ese lugar, que los niños y las familias que Vivian allí están en otro sitio.

No podre olvidar el cumpleaños de Don Bosco, emocionante, las mañanitas, misa, música, tarta, baile por la noche, y mucha alegría.

Cuando me preguntan que pienso después de todo esto, que cambia en mi vida esta experiencia, no sé cómo explicarlo, siento paz, felicidad, tranquilidad, dentro de mi hay sentimientos que salen continuamente, quiero dar lo que siento, compartirlo, impregnar de este olor a todas las personas que me rodean quiero compartir mi FE.

Y después de escribir esto, solo siento agradecimiento por lo que he vivido. Y pienso en la próxima.

Agradecida a todas las personas que han estado a mi lado, mis compañeros, Tole, María, Marina y Belén, y también muy importante el cariño y apoyo recibido por los padres: Giampero, Cesar y Luis Ángel, de ellos me llevo grandes consejos y tienen todo mi cariño y admiración. Gran lección de todos ellos, muchas gracias.

Gema Candenas Martin

Salesianos Aranjuez

 

Saluti

Don Giampiero


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Causale per Giampiero Peten