Mese di Maggio

ImmagineUn “caloroso” saluto da San Benito. So che in Italia ancora non è arrivata la primavera… qui in cambio la temperatura è fissa ai 40 gradi. Stiamo aspettando la stagione delle piogge!!! Nel frattempo le attività si susseguono a ritmo vertiginoso.
Il 12 Maggio abbiamo fatto il ritiro per i ragazzi che si preparano per la cresima. Sono “appena” 79 e molti di loro già stanno cominciando a impegnarsi concretamente nella parrocchia (molti di loro sono già animatori dell’oratorio).
Il 19 maggio, giorno di Pentecoste, abbiamo festeggiato in maniera solenne la nascita della Chiesa, con una grandissima festa, che ha coinvolto tutti i fedeli della parrocchia. Abbiamo cominciato con una camminata, diciamo una processione, dall’ospedale della città.
Arrivati alla parrocchia, abbiamo celebrato la messa e finita la celebrazione i vari quartieri hanno presentato un numero (chi un ballo folklorico, chi un canto, chi una piccola scena teatrale).
Terminato lo spettacolo, c’è stata una piccola lotteria e a seguire il pranzo in parte offerto dalla parrocchia ed in parte offerto dalla gente.
Il 24 di abbiamo festeggiato la festa di Maria Ausiliatrice. La mattina alle 4.00 abbiamo fatto una cantata in onore della Madonna… Qui c’è l’abitudine, che quando uno fa il compleanno, la gente si alza presto per cantargli “Tanti Auguri” e così lo hanno fatto anche all’Ausiliatrice.
Il pomeriggio, invece, abbiamo fatto la processione (la prima in assoluto nel Peten) e poi la messa.
Il 25 maggio cresime degli adulti. Circa 38 persone si sono cresimate. Era la prima volta che si preparavano persone adulte per la cresima in tutto il Peten. Sono cose che in Italia sono scontate, ma per ci vive qui no. Il 26 abbiamo celebrato la cresima di 79 ragazzi… pochini eh?
Condivido una riflessione che è scaturita da alcune domande che ho fatto alla gente durante la messa. Tra le varie cose, gli ho chiesto ogni quanto il sacerdote precedente celebrava la messa. In uno dei villaggi, in cui io vado a celebrare due volte al mese, mi hanno risposto “a padre ogni sei mesi circa veniva il sacerdote”… in un’altra delle cappelle, mi hanno risposto, una volta all’anno, in un’altra ancora ogni tre mesi. I più fortunati (e i più vicini…) ricevevano la messa una volta al mese.
Certo qui in Peten, per molti anni, diciamo fino al 1980, hanno avuto solo due sacerdoti, di cui uno era un salesiano che prestava servizio nella regione di Carcha e veniva tre mesi all’anno… Mons. Vian (il vescovo precedente all’attuale, anche lui salesiano) quando venne nominato poteva contare su 11 preti, ora ce ne sono 30. Per dare idea delle dimensioni di Peten, è grande circa 2 volte e mezzo il Lazio, ed era quasi completamente ricoperta dalla selva. Ora finalmente ci sono strade, alcune persino asfaltate.
In Italia è scontato poter andare a Messa la Domenica, e a volte ci costa anche un po’. Se non ci piace come predica un sacerdote, possiamo scegliere la messa in un altro orario, o persino andare in un’altra parrocchia. Qui no. Se il prete non ti sta simpatico o predica male, devi viaggiare 30 km per trovare un’altra Chiesa e non c’è la messa in un altro orario, fuori da quello in cui viene il prete… “A che ora inizia la messa?” … la risposta della gente è: “Quando arriva il sacerdote”. A volte, in Italia, non mi rendevo conto delle fortuna che ho avuto. Qui il clero locale quasi non esiste. Sono pochi i sacerdoti propri di Peten (5 in tutto), il resto sono missionari diocesani o religiosi. Ora in seminario finalmente ci sono alcuni seminaristi. Perché così pochi sacerdoti? Non dovrebbero essere tanti, visto che le statistiche dicono che sono tanti i cattolici in America Latina? Bella domanda. Le risposte sono molteplici e non ve le elenco per non tediarvi, ma la cosa che credo che mi fa più riflettere l’assenza di sacerdoti qui e che mi rendo conto di quanto sia importante il ministero sacerdotale e che grande dono mi ha dato il Signore di poterlo annunciare e di quanto sia necessario. Per confortare, per spronare, per aiutare, per infondere coraggio, per dare Dio.
Buona Festa dell’Ausiliatrice anche se in ritardo.

Un abbraccio a tutti

Don Giampy


Vi lascio con una cosa che ho incontrato su internet:
Se il prete tiene la predica qualche minuto in più – è un parolaio

Se durante la predica parla forte – allora urla.

Se non predica forte – non si capisce niente.

Se possiede un’auto personale – è capitalista, è mondano.

Se non ha un auto personale – non sa adattarsi ai tempi di oggi

Se visita i suoi fedeli fuori dalla parrocchia – gironzola dappertutto.

Se visita di frequente le famiglie – non è mai in casa.

Se rimane in casa – non visita mai le famiglie.

Se parla di offerte e chiede qualcosa – pensa solo a far soldi.

Se non organizza feste, gite, incontri – in parrocchia non c’è vita.

Se confessa con calma – è interminabile.

Se fa in fretta – non sa ascoltare.

Se inizia la S. Messa con puntualità – ha l’orologio sempre davanti.

Se ha un piccolo ritardo – fa sempre perdere tempo.

Se abbellisce la chiesa – getta i soldi inutilmente.

Se non lo fa – lascia andare tutto in malora.

Se parla da solo con una donna – c’è sotto qualcosa.

Se parla da solo con uomo – eh!

Se prega in chiesa – non è un uomo d’azione.

Se si vede poco in chiesa – non è un uomo di Dio.

Se s’interessa degli altri – é un ficcanaso.

Se non s’interessa – è un egoista.

Se parla di giustizia – fa della politica

Se cerca di essere prudente – è di destra.

Se ha un po’ di coraggio – è di sinistra.

Se è giovane – non ha esperienza.

Se è vecchio – è fuori dal tempo

Ma se il prete muore – non c’è nessuno che lo sostituisce.