Un abbraccio che vale molto più di mille parole

221820_538885156136819_1327415228_nCi sono gesti che fanno bene al cuore. Il primo gennaio, la comunità del villaggio della Cobanerita, mi chiede di celebrargli la messa alle 7 della sera. Devo dire che il mio primo pensiero è stato: “Rifiuto. È troppo tardi e le vie che conducono al villaggio sono abbastanza pericolose, per non parlare del fatto che il cellulare lì non prende per cui se mi succede qualcosa, chi mi va a ritrovare”. Però la mia incoscienza ed il desiderio di accontentarli hanno preso il sopravvento, ed alla fine ho deciso di andare lo stesso. Le vie di notte non sono molto sicure e comunque a quell’ora è davvero un azzardo, ma confido nella Provvidenza.

Il viaggio di notte, non è cominciato proprio bene. Lungo la strada ho trovato una persona ammazzata (Una macchina aveva investito un ragazzo che andava in moto, e che purtroppo è anche il figlio di una nostra catechista, e se ne era andata, lasciandolo li morente). La polizia prima di permettere di passare alle auto, ci ha fatto aspettare più di un’ora. L’oscurità, inoltre, non ha facilitato il trovare la strada giusta.

Arrivato lì, mi sono scusato per il ritardo, e ho spiegato le motivazioni. Ho celebrato l’Eucaristia con la gente. Alla fine della messa, il responsabile della cappella, ha chiesto a tutti di darmi un abbraccio, come augurio per l’anno a venire e per ringraziarmi di tutto quello che avevo fatto durante l’anno. Così si sono messi tutti in fila come per fare la comunione per abbracciarmi. Il gesto mi ha fatto pensare che, se prima avevano fatto la comunione con il Signore ora la stavano facendo con il loro sacerdote e che erano felici di averlo con loro. Chissà se anche nelle nostre chiese in Europa si possa fare lo stesso… Sono convinto che anche nell’altre parte del mondo certi gesti sarebbero apprezzati…

Un’altra attività della nostra parrocchia per il periodo natalizio è stata di portare ai bambini dei quartieri meno fortunati alcuni giocattoli, così che anche loro hanno avuto il loro Babbo Natale…

In questo momento combatto con un piccolo problemino… Le piogge continue di questi giorni hanno evidenziato la poca cura con cui è stato fatto il tetto del salone parrocchiale. Per cui ho tutti i muri pieni di acqua, in più punti è venuto giù l’intonaco. Per cui ora mi tocca mettere mano alla costruzione. Già ho chiamato gli operai per porre un materiale isolante sulla terrazza. Abbiamo bucherellato la terrazza, e abbiamo notato che la consistenza del cemento del tetto è uguale a quella della polvere… Diciamo che hanno fatto i lavori risparmiando sul cemento…è anche vero che i materiali da costruzione non sono gli stessi che ci sono in Italia…

Per il resto si sono susseguite le celebrazioni del periodo natalizio. I vari ritiri con tutti i gruppi della parrocchia.

Questo mese ricominciano tutte le attività. Vi chiedo una preghiera perché il Signore le benedica!!!

Vi voglio bene

Don Giampy

“Puoi scegliere se indossare le armi della vendetta che tutto distruggono o rivestirti dell’armatura della misericordia, che tutto sopporta e poter dire come Gesù: Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno. La vita è una scelta perpetua tra luce e oscurità, ascesa verso le altezze o caduta verso l’abisso. Ad ognuno è dato di scegliere liberamente”