Buon Natale 2020

Mi rifaccio vivo dopo una lunga assenza… almeno per augurarvi un Buon Natale.

“Beati quelli che piangono perché saranno consolati”

Questa strana beatitudine che ricorda che solo le persone che sono capaci di commuoversi e di soffrire per il dolore altrui potranno entrare nel Regno dei Cieli

Un immagine particolare per augurare Buon natale, vero? beh non per me in questo momento. Sapete che cosa mi fa pensare quest’anno il Natale… il volto dei tanti bambini che quest’anno abbiamo aiutato con il progetto casa. Abbiamo costruito 22 abitazioni per famiglie povere che vivono in condizioni inumane. A lato potete vedere un esempio di come vive la gente.

Natale è la “favola” di Gesù che non trova una caso, che non trova nulla di più degno che una stalla dove nascerà accompagnato dal calore di alcuni animali.

La nostra società trasforma la povertà in una bella favola, proprio come il Natale… si perchè la raccontiamo come una favola per stemperarne i toni devastanti, la ingiustizia dilagante. “Tanto non tocca a me” per cui non è un mio problema.

Vi posso assicurare che vedere le lacrime della gente a cui si consegnava la casa al vederla terminata, non hanno prezzo, ma vi posso assicurare che mi ha fatto ancora più impressione vedere piangere i benefattori che erano venuti dagli stati uniti a consegnare le case alla gente. La gente non ha idea di cosa sia la povertà fin quando non la tocca con mano, fin quando non la vede con i propri occhi altrimenti resta una bella favola…

Decisi di non buttare giù le baracche in cui vivevano perché quelli che venivano dagli Stati Uniti vedessero che cosa significa povertà, perché non abbiamo idea di cosa sia vivere senza una dignità… una casa è un cambio di vita, significa che non sei più un animale sei una persona… Gesù, il nostro Signore, non ebbe una casa dove nascere, non fu trattato come persona, ma alla stregua di un animale. Una nascita, a memoria di tutta l’umanità e dei cristiani, perché non possano più chiudere gli occhi di fronte alle ingiustizie del mondo e al permettere che buona parte dell’umanità viva senza dignità.

Quest’anno costruiremo altre 20 almeno finanziate dagli amici del Padre Fernando Echeverri e una dagli amici di Misiones Salesianas di Madrid, ma il numero potrebbe crescere… in realtà è già cresciuto… Non doveva costruire case da noi quest’anno , ma quando vide il nostro lavoro e le condizioni della gente promise dieci case che sono diventate già 20 (ma io confido che arriviamo a 23)… sarebbe un bel regalo per tanti.

Allora ma qual’è il mio augurio di buon Natale? Di avere una lacrima per Natale… una lacrima di solidarietà, che sgorghi dal profondo del cuore e che ci ricordi la sofferenza di tanta gente del mondo… solo così potremo festeggiare il Natale cristiano.

Buon Natale

Don Giampy