Oggi, Domenica 13/11/2011 sono stato nuovamente in oratorio…

388550_2703755119052_1466091177_nIo e shiju ci alterniamo tra i due oratori in cui prestano servizio i post novizi (Domenico Savio e Michele Magone, per la cronaca).

Vi racconto solo una cosa tra le tante che mi sono successe. È quella che mi ha colpito di più, perché è stata una bella lezione. Vi racconto un colloquio avuto con un ragazzo di lì, del gruppo diciamo dei “ragazzi del muretto”, però come sapete è più forte di me, e mi sono subito avvicinato a loro, fare amicizia è un gioco da ragazzi, essendo straniero, giocare fuori casa ha i suoi vantaggi…

Tra loro c’era un ragazzo molto sveglio.

Il ragazzo ha circa 15 anni e va a scuola per cui è uno che tutto sommato sta bene economicamente.

Dopo i convenevoli e le solite domande di rito tipo “qual’è la tua squadra preferita in Italia?” o “sei mai stato a Venezia?” o “com’è la torre di Pisa?” (non chiedetemi, però, perché queste domande), il ragazzo mi ha chiesto: «Ma è vero che in Olanda la droga è legale ed anche la prostituzione» .

Devo ammettere che il mio primo pensiero è stato, però anche qui sognano l’Olanda, anche visto il gruppo, ma mi ha sbalordito quando mentre io cercavo di spiegare un po’ come funzionava in Olanda e che in realtà stanno ritornando indietro sulle precedenti posizioni, quando ha detto: «puchica (caspita in guatemalteco) in Europa sprecate soldi per cavolate quando noi con quei soldi potremmo studiare. Io tutto sommato sono fortunato perché a casa ho il cibo e qualcuno che pensa a me ma non potrò studiare all’università informatica perché non abbiamo abbastanza soldi per andare all’università» (prima doccia fredda!!!) poi ha continuato : « ma è vero che in Italia avete la crisi. Ma che vuol dire? In Italia come potete avere la crisi? Io penso che in realtà voi avete troppo ed ora che vi tocca// ridimensionare i consumi vi sembra una cosa incredibile. Ho sentito che da voi il mais lo date agli animali(ha una zia che lavora in Germania), da noi è l’alimento principale, nonché unico e per molti è una fortuna averlo. Ho letto sul giornale che avete gente che si suicida ma non penso che lo faccia per lo stesso motivo che capita qui da noi. Qui i ragazzi si suicidano perché muoiono di fame (seconda doccia gelata)».

Io ho pensato che nella via sono stato sempre uno che si è accontentato di quello che ha avuto, non ho mai fatto problemi se non potevo avere questo o quello. Mai lamentato per il cibo, condotta abbastanza povera, almeno così mi hanno sempre detto coloro che giudicavano il mio cammino al sacerdozio, però, mi rendo conto di non aver mai ringraziato abbastanza per tutto quello che ho avuto… Sono un fortunato.

L’ho sempre sentito dire di essere fortunato, ma quando te lo dice un ragazzino di 15 anni, beh fa un altro effetto. Quando un ragazzino di 15 anni vuole fare quello che tu hai potuto fare e non lo può fare solo perché è nato a qualche chilometro da casa tua…beh ha tutto un altro effetto.

Anche qui nel filosofato sono uno estremamente fortunato, certo non mangerò il cibo italiano (compresa pizza e Nutella). ma è sempre moltissimo quello che mangio pensando che accanto a me la gente non può mangiare altro che riso e fagioli (con tortilla di mais come pane) tutti i giorni (e a colazione, pranzo e cena) e per molti mangiare riso e fagioli tutti i giorni è un lusso.

Non avrò l’acqua calda nel lavandino e ho un trabiccolo nella doccia che funziona con la corrente a 220Volt che riscalda l’acqua (ed ogni volta che apro l’acqua calda prego di non avere un corto circuito, almeno se devo morire con una morte degna di gloria…), ma poi penso che qui la gente non ha acqua calda. Non ho l’acqua potabile che esce dal rubinetto ma posso andarla a prendere nel boccione con l’acqua potabile sapendo che la maggior parte della popolazione beve acqua non potabile. Non ho una porta che si chiude bene e finestre con isolanti ma sto sempre meglio di chi dorme in una casa di lamiera e si riscalda accendendo fuochi dentro l’abitazione

Ho persino dei lussi come avere accesso ad internet. A volte mi son accontentato senza pretendere, qui sto imparando a ringraziare veramente.

Questa chiacchierata ha cambiato anche il mio modo di vedere la missione. Spesso si propone di rinunciare a qualcosa per loro o rinunciare qualcosa così puoi capire quello che provano loro…non è vero… non lo si può capire, per quanto noi possiamo rinunciare a qualcosa o anche a molto non è mai abbastanza per capirli.

Tanto meno il solo raccogliere soldi, che può diventare un facile modo per tacitarsi la coscienza…e poi l’uomo non è solo denaro… non è solo il denaro quello che serve qui (siamo figli di un Dio che con i cambiavalute è stato abbastanza deciso) serve amore, serve speranza, come in ogni parte del mondo (qui manca pure il denaro!!! e non è una distinzione da poco dire che manca pure … ) è un illusione dire che qui manca solo il denaro e con questo non voglio dire di non mandare soldi alle missioni, anzi, sono manna benedetta, sono a volte gocce in un oceano che per molti ragazzi rappresentano la linea di confine tra la vita e la morte (in questa settimana dovrei parlare con l’economo ispettoriale per sapere come far arrivare qui i soldi che state raccogliendo in molti… anche perché siete in diversi che mi state chiedendo dove inviarli … vi ringrazio perché è un segno di fiducia in me che spero di saper ripagare), ma ora credo che il miglior modo per essere veramente missionari, sia quello di non sprecare quello che la bontà divina ci ha dato…di prendere sul serio la propria vita perché quando spreco, quando perdo il mio tempo sto defraudando loro che vorrebbero ma non possono(chiaro non è per tutti così, ci sono anche qua chi non vuole impegnarsi). Il vero essere missionari è cambiare la propria vita e prendere sul serio quello che uno ha ed usarlo il meglio possibile (del resto il vangelo e ci insegna a impegnarsi … ci propone le beatitudini come comandamenti che insegnano ad essere e non a non fare come quelli dell’antico testamento … beh poi oggi è la domenica dei talenti!!! più chiaro di così) perché un giorno Dio ci chiederà ero povero, affamato, assetato e nudo e tu come hai sperperato il tuo denaro? ero in carcere e tu come hai utilizzato la tua libertà? Ero ammalato e tu che ne hai fatto della tua vita? Ero forestiero e tu come hai fatto fruttificare le cose in cui riponevi le tue sicurezze?