Con uno zaino e un trolley due cugini veneti sono partiti alla volta di San Benito. Nessuno dei due sapeva bene cosa avrebbe conosciuto dall’altra parte del mondo. Non avevamo nessuna aspettativa e questo ci ha aiutato ad essere disponibili nell’affrontare la vita a San Benito.
Da subito ci siamo trovati di fronte ad una realtà che non avremo mai immaginato. Inizialmente l’unica domanda che risuonava nella nostra mente era: “cosa siamo venuti a fare qui?”
La risposta ce la davano quotidianamente i ragazzi della parrocchia: un abbraccio, un bacio, un sorriso.
A poco a poco ci siamo resi conto che un abbraccio, un bacio, un sorriso…….valevano più di ogni altra cosa per quei ragazzi che pensano di essere dimenticati da tutti. Dopo due settimane non volevamo più rifare quel zaino e quel trolley con cui eravamo arrivati… volevamo restare là, anche un giorno in più sarebbe stato un giorno in più di abbracci, baci, sorrisi che tanto bene facevano a noi e a questi ragazzi. A San Benito abbiamo conosciuto Giampiero. Giampiero è una grande persona, ha deciso di donare la propria vita vivendo alla pari con gli altri. È emozionante vedere cosa ha creato a San Benito e come la gente e i ragazzi sono a lui così tanto legati. Con lui ci si confida, si parla, si ride, si gioca… con lui è bello passare quei pochi minuti di tranquillità che ha. Giampiero ti manca già dal minuto dopo che riparti da San Benito. Continua a leggere