Per preparsi alla Pasqua che viene

San Giovanni usa più volte nel suo vangelo il termine “gloria” (doxa). Quando noi leggiamo questa parola pensiamo a tutt’altro. Pensiamo alla fama, all’essere famosi, sulla cresta dell’onda, conosciuti, stimati, adulati, venerati. Pensiamo ai divi della tv o ai campioni dello sport o della musica.

Ma per Giovanni la “gloria” è quando nella tua vita si rende manifesto, visibile, trasparente Dio. Nell’antico testamento, la gloria di Dio era la nube che accompagnava il popolo di Israele nel suo peregrinare. Gesù è la “gloria di Dio”. Gesù fa vedere la gloria di Dio quando guarisce, quando accoglie i peccatori, quando resuscita Lazzaro, quando vive la trasfigurazione o quando dice le beatitudini. Ma il culmine della sua gloria, è la croce. Nella croce noi vediamo che Dio sacrifica quello quanto ha di più prezioso per dimostrare di amarci, di starci sempre vicino.

Sacrificio, questa parola, che tanto urta la nostra sensibilità. Normalmente la associamo a dolore, a perdita a qualcosa di negativo. In realtà non lo è, ma ad una condizione. Quante mamme e papà si svegliano la notte per accudire i figli che piangono… e non gli costa assolutamente, perchè è loro figlio…lo amano!!! O quello che fa un innammorato per il suo amore… Un sacrificio fatto per amore non costa nulla a chi lo fa. Il sacrificio di Gesù ci svela il volto di Dio-Amore, che sacrifica quello che ha di più prezioso, la vita del suo figlio amato, per dirci quanto ci ama!!!

Guardando la croce, allora, ciascuno di noi può trovare la forza per affrontare la paura, e dire: “Ma quanto bene mi deve volere Dio, se ha fatto tutto questo per me?”. “Dio mi ama da morire, da matti, da pazzi”. “Anche se tutti mi odiano, Dio mi accoglie, mi accetta, non mi rifiuta”. Gloria è quando qualcosa al di sopra della dimensione terrena, quando qualcosa di divino si mostra nella nostra vita. La nostra vita quindi può diventare Gloria di Dio.

Una donna abbandonata dal marito che continua a fare di tutto per crescere i suoi figli è gloria di Dio. Un ragazzo che sceglie di studiare invece di seguire la strada facile dello spaccio della droga. Un padre che non perde i sui soldi ubriacandosi, ma preoccupandosi che i suoi figli crescano sono presenza di Dio. Vi racconto una testimonianza di gloria di Dio che ho ascoltato in questi giorni:

Candelaria, l’incaricata della cappellina in Vista Hermosa, mi viene vicino e mi inizia a raccontare la sua storia. “Questo quartiere ora è molto più tranquillo (è uno dei quartiere più problematici della parrocchia e con più omicidi ed è il luogo in cui facciamo l’oratorio, per dare un’alternativa), c’è stato un periodo, in cui davvero era pericoloso anche uscire, non come ora. C’erano bande malavitose che ogni giorno mietevano vittime tra la povera gente.

Un giorno un ragazzo stava scappando da tre che lo cercavano di ammazzare e si è nascosto nella Cappellina, ha chiuso il portone di ferro dell’entrata e si è rifugiato nella cappellina, mentre all’interno stavamo dando catechesi per la cresima. Quelli da fuori, hanno pensato di sparare ugualmente e hanno crivellato di colpi il portone (ci sono ancora i segni dei cinque colpi che hanno attraversato il portone). Grazie a Dio sono andati a finire tutti sull’altare e sono rimbalzati sul tetto senza colpire nessuno. Un vero miracolo…

La gente ha iniziato ad adarsene in altri quartiere perchè non voleva più vivere qui. La capellina si è svuotata. Io, venivo alla cappellina con altre tre signore. Non veniva nessun altro, perchè avevano paura di essere ammazzati o derubati.  

Poco alla volta, si sono ritirate anche le altre tre signore e io sono rimasta sola. Venivo qui da sola a pregare. Leggevo il libro di Ester e pregavo con le sue stesse parole, che il mio nemico non mi arrecasse alcun male. Ho iniziato a visitare le famiglie della zona e a leggere con loro la Bibbia. Andare sola per la strada era molto pericoloso e poteva significare perdere la vita, ma io confidavo nel Signore che non mi sarebbe capitato nulla. Una volta mi hanno fermato, probabilmente per derubarmi. Io ho iniziato a citargli la Bibbia e a chiedergli perchè facevano questo. Il signore gli ha toccato il cuore e mi hanno lasciato andare senza farmi nulla.

Tutti mi dicevano di lasciar perdere che era troppo pericoloso, ma io non mi davo per vinta. Confidavo che il Signore non mi avrebbe abbandonata. Ora la nostra comunità in Vista Hermosa ha già una quarantina di famiglie cattoliche che il giovedì vengono all’Eucaristia. A volte è stato duro, ma ne è valsa la pena. Personalmente credo, che il suo sforzo di evangelizzare abbia reso il quartiere molto più vivibile. Sono le persone come Candelaria, che con il loro vivere il cristianesimo, che rendono il mondo migliore. L’esempio di gente come Candelaria che nel silenzioso quotidiano costruiscono la Chiesa che ci danno un modello di vera santità. Sentendo lei parlare, mi sono sentito piccolo piccolo. Gente come lei possono davvero fregiarsi del termine di missionario. Con umiltà tutti i giorni portano la parola di Dio senza aspettarsi applausi, gratitudine e fama, ma solo per amare a Dio. Sono queste le persone che costruiscono il Regno di Dio e delle quali si parla poco.

Gloria è ogni volta che un uomo segue la Voce che gli risuona dentro seguendola dovunque lo chiami. BUONA PASQUA!!! Rendiate la Gloria Dio presente in questa terra con la vostra vita.

Don Giampiero


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Causale per Giampiero Peten