Preparando un natale da sogno

In questo periodo tutte le pubblicità promettono un Natale da sogno…

Il Natale è la festa per eccellenza dei sogni, forse, perchè il Natale ci ricorda che Cristo è venuto sulla terra per annunciare all’umanità il sogno di Dio di un mondo migliore . A volte la gente che sta con me, mi dice che rendo tutto molto semplice. La fede è semplice, ecco perchè è tanto lontana dal nostro mondo, ed è per questo la nostra società tanto complicata e che cerca in tutti i modi di complicare tutto, la emargina, riducendola ad una credenza da bambini, proprio perchè troppo semplice… In fondo la fede ti dice… Credici e sposterai qualsiasi montagna. Fidati e dirai a quell’albero di andarsi a piantare nel mare e questi lo farebbe.

Troppo facile, troppo semplice eppure le fede è tutta qua. Ti dice che è possibile ciò che sembra solo un sogno. “In fondo i  sogni sono il ricordo di un’antica realtà, che Dio ha messo silenziosamente nei nostri cuori da cui l’uomo fugge impaurito per perdersi per sempre in un’ostinata ragione, che racchiude nei suoi limiti un mondo senza limiti!“. Vogliamo tenere sotto controllo tutto, ma Dio si diverte a scombinare quello che pensi di poter controllare.

Per questo in Petèn si respira la fede e chi viene qui se ne rende subito conto. La gente è semplice, umile e per questo crede che Dio possa davvero cambiare il mondo, che un bambino in fasce in una mangiatoia in una città sperduta di una delle provincie dell’impero romano possa dare una svolta epocale a un mondo chiuso nell’odio e nelle beghe quotidiane.

Molti non vogliono sentir parlare del Natale come la festa dei sogni, perchè vedono in essi qualcosa di idilliaco lontano dalla realtà, mentre i sogni non sono ideali astratti. I santi che furono dei grandi sognatori, sapevano bene che il loro sogni li avrebbe costretti ad affrontare difficoltà… ma ebbero fiducia che il loro sogno proveniva da Dio e lui si sarebbe incaricato di portarlo avanti. Don Bosco era un gran sognatore, ma quanta fatica per realizzare il suo sogno, quante incomprensioni, quanta sofferenze, quante rinuncie per creare la sua casa per i giovani, ma alla fine ce l’ha fatta. Le difficoltà non l’hanno scoraggiato perchè aveva chiaro il suo sogno da realizzare.

Il Natale è anche la festa dei poveri, perchè Cristo si fa povero. Per ricordarci che non di solo pane vive l’uomo ma della parola di Dio e per ricordarci che non posso festeggiare il Natale in tranquillità se accanto a me un povero grida di dolore e sofferenza. Le ultime statistiche in Guatemala dicono che la povertà è aumentato negli ultimi dieci anni. Il 60% della gente è povera e il 23% vive in una situazione di povertà estrema. Dati che per noi non dicono molto ma significano che milioni di persone vivono in condizioni subumane.

Il mio grazie a tutti voi che Ci accompagnate con la preghiera e con le vostre offerte. Quello che fate voi è credere che un mondo differente è possibile. Se volete, e nostro Signore mi permetterà il paragone, il vostro contributo è proprio quel seme di senape che è il più piccolo tra tutti i semi, ma che si trasforma in un albero frondoso dove anche gli uccelli trovano il nido o il lievito che impastato nella massa la fa fermentare tutta. Il vostro contributo per quanto piccolo possa sembrare e quante volte la gente che manda aiuti per le nostre terre di missione si sente di fare poco, in realtà è grande l’aiuto che silenziosamente date, perché permette ai ragazzi di costruirsi un futuro di accedere a opportunità che altrimenti gli sarebbero precluse, li aiuta ad avere prospettive, sogni e mete a cui dedicarsi con tutte le energie. Quando si è giovani uno sogna il proprio futuro, ma chi è povero e non ha cultura non sa sognare, non può permettersi di farlo, non è capace di farlo.

Il vostro contributo è rendere presente il Regno di Dio che Cristo con la sua nascita è venuto a inaugurare. Il Natale è la festa di un Dio che ha avuto un grande sogno quello di annunciare al mondo la buona notizia del Vangelo: che un mondo più giusto è possibile e che in Cristo Gesù si può trovare la forza per realizzarlo. Io vi ringrazio perché fate parte di questo sogno attraverso le vostre offerte e le vostre preghiere.

Quasi dimenticavo…Un po’ di notizie dei nostri sogni che si realizzano

E SONO TRE ANNI – 8 Dicembre!!! si sono già tre gli anni che viviamo in Petèn e come tutti gli anni festeggiamo la festa dell’immacolata e dell’inizio dell’oratorio con i bambini di tutti i quartieri regalandogli un piccolo giocattolo. Gli anni passati arrivava una donazione dalla Spagna. Quest’anno non l’hanno inviata. Mi ricordo che padre Shiju mi chiese “e come facciamo questa volta che non ci sono i giocattoli”. Gli risposi: “non ti preoccupare. Abbiamo un po’ di soldi da parte… poi Dio ci penserà, vai nella capitale e compra quello che si deve comprare”. Come sempre Dio ci pensa e in grande… Una Signora di città del Guatemala mi scrive e mi dice. Padre, so che lei sta lavorando molto per i poveri in petèn. Io ho venduto un negozio e vorrei dare una parte del ricavato alla Chiesa. Due volte la cifra che necessitavo… Come sempre Dio mi stupisce sempre…

Ha aperto l’attività Mons. Mario Fiandri che da buon salesiano si è messo a parlare e a giocare con i bambini. Dopo ci sono stati tanti giochi organizzati ed infine ad ogni bambino si è regalato un giocattolo e una piccola merenda. Ci saranno stati almeno quattrocento bambini

IL NOSTRO GRANDE SOGNO – Il centro giovanile!!! una casa per i ragazzi che non hanno casa. Dopo aver terminato di costruire il muro di recinzione, ora, finalmente avremo i primi campetti polifunzionali (Basket, Calcetto e Pallavolo). Sono quattro, poi passeremo ai campi di calcio sperando che la Provvidenza ci mandi come sempre aiuti per portare a termine i lavori (Devo dire che fino a ora è stata sempre molto puntuale). Spero di mettergli una copertura (ma questo fa parte dei lavori più in là) per proteggere i ragazzi dal sole quando giocano, ma soprattutto avrò anche uno spazio dove radunarli per la messa o per altre attività, quando serve. Siamo ormai a metà dei lavori conto di inaugurarli prima di Natale… sono un sognatore anche io!!!

PASTORALE DELLA DONNA. Ultimo corso: Dolci tipici di Natale

ORATORIO ESTIVO: Terminato. Settanta tra bambini e ragazzi che hanno ricevuto classi di recupero scolastico. Alcune foto della giornata conclusiva, dove ogni gruppo ha presentato uno spettacolo e ha ricevuto il proprio attestato di partecipazione

CAMPIONATO: è terminato il nostro campionato. Si sono affrontate dieci squadre. Abbiamo coinvolti circa 150 ragazzi dei quartieri più problematici, alcuni di loro sono anche messi nelle bande. Li avviciniamo con lo sport e cerchiamo di educarli un po’ alla volta.

MESSA DI INVIO DELLA “POSADAS”. La “posadas” è una tradizione tipica nel centro america. Si ripercorre l’esperienza di Giuseppe e Maria che cercando una locanda dove alloggiare, vengono rifiutati da tutti. é una occasione per pregare e riunirsi e vivere il mistero dell’incarnazione. Abbiamo celebrato la messa per benedire tutte le statue che verrano portate in processione durante questa tradizione di casa in casa. Dopo la messa, si sono esibiti vari gruppi della parrocchia mostrando le abilità canore e artistiche.

Vi Auguro un Natale da sogno

Don Giampiero