un bagno di umiltà…testimonianza dei cugini Pellanda

Con uno zaino e un trolley due cugini veneti sono partiti alla volta di San Benito. Nessuno dei due sapeva bene cosa avrebbe conosciuto dall’altra parte del mondo. Non avevamo nessuna aspettativa e questo ci ha aiutato ad essere disponibili nell’affrontare la vita a San Benito.

Da subito ci siamo trovati di fronte ad una realtà che non avremo mai immaginato. Inizialmente l’unica domanda che risuonava nella nostra mente era: “cosa siamo venuti a fare qui?

La risposta ce la davano quotidianamente i ragazzi della parrocchia: un abbraccio, un bacio, un sorriso.

A poco a poco ci siamo resi conto che un abbraccio, un bacio, un sorriso…….valevano più di ogni altra cosa per quei ragazzi che pensano di essere dimenticati da tutti. Dopo due settimane non volevamo più rifare quel zaino e quel trolley con cui eravamo arrivati… volevamo restare là, anche un giorno in più sarebbe stato un giorno in più di abbracci, baci, sorrisi che tanto bene facevano a noi e a questi ragazzi. A San Benito abbiamo conosciuto Giampiero. Giampiero  è una grande persona, ha deciso di donare la propria vita vivendo alla pari con gli altri. È emozionante vedere cosa ha creato a San Benito e come la gente e i ragazzi sono a lui così tanto legati. Con lui ci si confida, si parla, si ride, si gioca… con lui è bello passare quei pochi minuti di tranquillità che ha. Giampiero ti manca già dal minuto dopo che riparti da San Benito.

Con il suo aiuto abbiamo conosciuto la situazione attuale a San Benito:

  • la mancanza di alcuni bisogni primari spesso deriva dalla povertà intellettuale
  • andare a scuola, semplicemente finire le scuole elementari, può essere un privilegio
  • la violenza familiare e sociale è tragicamente la miglior soluzione ai problemi o agli sfoghi individuali
  • l’importanza di un cerotto, un antidolorifico l’abbiamo capita quando andavamo a portare una bibita e un pezzo di pane ai ricoverati e a chi gli assiste. Finite le scorte sei tu che devi portare da casa le medicine.

Per noi è una realtà che non può essere vera. Purtroppo è cosi.

San Benito ti aiuta a vivere nel nostro paese con una maggior consapevolezza e ti aiuta a ridimensionare qualsiasi problema.

A San Benito non devi farti nessuna domanda devi essere solamente disposto a fare un gran bel bagno d’umiltà.

Filippo e Caterina sono venuti da noi leggendo in questo blog. Il potere dei mezzi di comunicazione… o molto più probabilmente come dico sempre io: i disegni straordinari della “Provvidenza” che molte volte ci gioca dei brutti scherzi e ci porta a fare esperienze per incontrare Dio che ti segnano per sempre…

un abbraccio a tutti

Don Giampiero


Per eventuali donazioni ricordo:

ASSOCIAZIONE IL GIARDINO DI PROVVIDENZA O.N.L.U.S VIA DEI CASALI DI PORTA MEDAGLIA 1 00134 ROMA

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Causale per Giampiero Peten