alcune riflessioni a partire dal papa

papa-francesco_h_partbLeggevo un articolo del corriere della sera sull’incontro del papa con i seminaristi e i novizi di Roma. Il suo predicare (e non solo con la parola, ma soprattutto con i fatti) l’essenzialità e la radicalità evangelica è senza dubbio un gran dono per la Chiesa. L’articolo riportava vari elementi che mi hanno fatto pensare. Ma quello sulla povertà dei mezzi ha acceso in me grandi emozioni. Un papa che non ha paura di denunciare le strutture vecchie e inadeguate della Chiesa (che non ha paura di fare cambi nello IOR), che invoca il cambiamento. Sentir dire al papa: «A me fa male quando vedo una suora o un prete con la macchina ultimo modello. Non si può andare con auto costose. La macchina – ha spiegato – è necessaria per fare tanto lavoro, ma prendetene una umile. Se ne volete una bella pensate ai bambini che muoiono di fame».

Il gusto dell’essenziale e della povertà evangelica era un desiderio che avevo molto forte in Italia, e che molto spesso è stato disatteso o da alcuni confratelli totalmente incompreso. Molti confratelli l’hanno spesso mal interpretato, a volte facendomi quasi credere che fossi sbagliato. L’arrivare in terra di missione, mi ha permesso di vivere e realizzare questo desiderio. Gli stessi vescovi sono un esempio di sobrietà nel vestire e in quello che possiedono, non è una prerogativa solo del papa. In questa parte del mondo il contatto con la miseria della gente, ha fatto in modo che i sacerdoti e i vescovi non cadessero in un borghesismo molto lontano dall’ideale evangelico.

Per il resto. La vita in Peten procede, come procede l’attività oratoriana. Sono una trentina i ragazzi che ora frequentano stabilmente l’oratorio la domenica, mentre almeno altrettanti vengono non costantemente (una domenica si e una no…). Ad Agosto parte il primo campionato. Non sono molti, ma visto che il quartiere è tra i più violenti, è già molto che le mamme gli permettano di venire… per me è già una gran conquista.

Con una donazione che mi è stata fatta per i bambini dei villaggi ho potuto comprare alcuni giocattoli per la festa patronale del villaggio. È stato bello vedere gli occhioni felici di tanti bambini che davvero con poco possono essere felici, che si accontentano con poco.

Infine, sono stato alla prima riunione di pastorale della donna… Diciamo la versione cristiana del movimento femminista… La Chiesa del Petén cerca di accompagnare le donne (soprattutto le madri abbandonate) a riscoprire la loro dignità, i loro diritti e il loro valore. È un lavoro lungo, soprattutto psicologico, ma anche di formazione personale. Le si insegnano vari lavori manuali con i quali possono produrre varie cose per poi rivenderle. Attualmente nella parrocchia sono più di 200 mamme che seguo in vari gruppi. Abbiamo una riunione mensile, dove facciamo un po’ di formazione personale e a seguire le si insegna alcuni lavori di artigianato o di cucina… mi sono impegnato ad insegnarle a fare pizza… La cosa di cui più ringraziano è di averle fatte riscoprire il loro valore come persona, di poter parlare liberamente in pubblico. Per me erano cose molto scontate, ma qui siamo indietro di molti anni…

Vi mando un abbraccio di cuore.

Don Giampy