Il nostro primo Oratorio!!!

179726_606152776076723_610665040_nIn questi giorni sono successe diverse cose belle che condivido con tutti voi. La più bella tra tutte, è senz’altro l’apertura dell’oratorio. Finalmente, la nostra parrocchia ha un suo oratorio. Un primo sogno che si realizza: possiamo finalmente offrire uno spazio di crescita e di condivisione ai giovani e ai bambini della parrocchia. Per ora l’oratorio è solo domenicale e solo per tre ore, perché non possiamo permetterci di più, non avendo animatori ed essendo io impegnato in molte attività, però intanto diamo un segnale forte di attenzione ai più piccoli, che di solito sono sempre i più dimenticati. Abbiamo aperto l’oratorio nel quartiere di Vista Hermosa, uno tra i più poveri e come al solito più violenti della parrocchia, il sogno è di aprirlo in tutte le cappelle della parrocchia (ci sono altre zone che lo necessitano, però sono troppo pericolose). È un oratorio un po’ particolare…. ogni bambino potrà scegliere cosa fare: se ricevere recupero scolastico (spagnolo, matematica e scienza… più avanti speriamo di poter dare anche inglese… ma già se sapessero parlare lo spagnolo non sarebbe male) o entrare nel piccolo gruppo di danza folklorica o di giocare a calcio o apprendere a cantare o a suonare uno strumento musicale. Nell’oratorio vogliamo creare uno spazio organizzato in cui rispondere davvero ai bisogni dei ragazzi del territorio, che soprattutto lamentano di preparazione scolastica, ma anche di diversione.
Domenica 7 di Aprile alle 2 del pomeriggio ci siamo radunati con gli animatori (un po’ alle prime armi, ma molto volenterosi) e con una quarantina di bambini per dare il via ai giochi organizzati, che si sono protratti fino alle cinque, abbiamo concluso la giornata con la buonanotte e con un Ave Maria… si dice che don Bosco abbia iniziato tutto con essa, tutta la sua opera, mi sembrava giusto fare lo stesso. Essendo il giorno di apertura ufficiale, è stata principalmente una festa. Sinceramente, non mi aspettavo che venissero tanti bambini per essere la prima volta, ed in una zona in cui i bambini fanno difficoltà a muoversi da soli o a radunarsi, inoltre i guatemaltechi sono diffidenti per natura. Vi posso assicurare che vedere i volti di quei bambini sorridere, facendo cose molto semplici (corse con i sacchi o staffette) mi ha riempito il cuore.

Tra l’altro la ONLUS cerchi d’onda, ci ha finanziato un piccolo progetto per potenziare l’oratorio e comprare un po’ di materiale come casse acustiche e strumenti musicali, divise di calcio e per la danza… un’altra piccola goccia che sta contribuendo a fare della nostra parrocchia una casa per tutti.
Un’altra esperienza interessante che sto facendo è quella come economo e non l’avrei mai detto. All’inizio mi aveva un po’ spaventato questo ruolo, soprattutto per il fatto che sarei dovuto stare molto tempo dietro l’economia della casa (è una casa che ha i conti in rosso da anni) e temevo que questo mi avrebbe distolto dal servizio con la gente. Inoltre il dover stare dietro a bollette o alle varie manutenzione, mi avrebbe fatto accantonare il mio ministero di sacerdote. Al principio mi è costato anche perchè ho anche dovuto dire di no ai miei confratelli, perché la spesa che mi chiedevano di fare non la potevamo sostenere, e questo mi ha
fatto piangere il cuore, facendomi sentire impotente. Anche se forse un pochino di fiducia maggiore nella Provvidenza da parte mia non guasterebbe… finora attraverso di voi, si è fatta sempre presente.
In questi giorni, però, sto scoprendo in questi giorni, che anche questo ruolo può essere un’occasione per condividere con la gente e per fare una grande esperienza di Dio. In questi giorni, per esempio, stiamo iniziando a cambiare il tetto della Chiesa, le lamiere sono vecchie e piene di buchi e quindi piove dentro la Chiesa e dato che qui le piogge sono veri e propri acquazzoni , la Chiesa diventa ben presto una piscina… forse dovrei approfittare per cambiare l’uso della Chiesa da luogo di culto a piscina, ma non so me lo approverebbero… comunque mi sono fatto forza e affidato un po’ alla Provvidenza (perché in questo momento i soldi non ci sono e devo cambiarne almeno 100… se qualcuno volesse contribuire una lamiera costa 14 euro circa). Beh io ho fatto questa proposta alla gente: “Io compro il materiale, ma voi mi aiutate a cambiare le lamiere, da solo non ce la posso fare e non siamo in condizione di pagare una ditta per farlo. In poco tempo si sono radunati diversi uomini che si sono offerti per lavorare. Ci siamo dati come appuntamento sabato 20 di Aprile, e già l’altro giorno (sabato 13), sorpresa, me ne sono trovati una decina fuori dalla porta che mi hanno detto che volevano cominciare già oggi perché non volevano perdere tempo. Così abbiamo iniziato. Abbiamo lavorato insieme tutto il giorno sotto i 40 gradi (che in realtà per l’umidità saranno stati 50) del sole cocente del Peten, però è stata un’esperienza molto bella, ho assistito alla generosità della gente e soprattutto del loro amore alla chiesa, fatto di cose concrete e di sudore… Io gli ho fatto preparare dalla sacrestana la colazione e il pranzo, mi sembrava il minimo… un po’ di fagioli con riso e una frittata non si nega a nessuno…
Così ho ringraziato Dio di avermi dato l’opportunità di fare l’economo e di poter vivere questa esperienza con la gente. Davvero non importa quello che Dio ti chiama a fare se non il cuore con cui lo fai.